Poesie: Elizabeth Barret Browning - In quanti modi ti amo? - Sonetto XIV - Le Mie Lettere Carta Morta - Bio - Link

Posted by Ricardo Marcenaro | Posted in | Posted on 3:09






In quanti modi ti amo?

    In quanti modi ti amo? Fammeli contare.
    Ti amo fino alla profondità, alla larghezza e all'altezza
    Che la mia anima può raggiungere, quando partecipa invisibile
    Agli scopi dell'Esistenza e della Grazia ideale.

    Ti amo al pari della più modesta necessità
    Di ogni giorno, al sole e al lume di candela.
    Ti amo generosamente, come chi si batte per la Giustizia;
    Ti amo con purezza, come chi si volge dalla Preghiera.

    Ti amo con la passione che gettavo
    Nei miei trascorsi dolori, e con la fiducia della mia infanzia.
    Ti amo di un amore che credevo perduto

    Insieme ai miei perduti santi, - ti amo col respiro,
    I sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita! - e, se Dio vorrà,
    Ti amerò ancora di più dopo la morte.






Sonetto XIV

Se devi amarmi, per null'altro sia
se non che per amore; non dire mai:
"L'amo per il sorriso, per lo sguardo,
la gentilezza del parlare, il modo

di pensare conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno". Queste
son tutte cose che posson mutare,
Amato, in sé o per te, e un amore

così sorto potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto. Può scordare

il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti. Soltanto per amore
amami - e sempre, per l'eternità.





Le Mie Lettere Carta Morta

Le mie lettere! Carta morta, muta e bianca!
Ma vive e palpitanti fra queste mie mani che
trepide stanotte il nastro sciolgono
lasciandole cadere giù, sulle ginocchia.

Questa dice:- Un tempo lui desiderò
avermi per amica; qui fissava un giorno
in primavera, per venire a sfiorare la mia mano.
Un nulla, ma io piansi. Qui, risplende il foglio,

diceva: Mia cara, t’amo; ed io tremai e caddi
come se il futuro di Dio sul mio passato tuonasse.
Qui: Sono tuo! E restando sull’ansante

mio cuore, sbiadito è l’inchiostro.
Questa…Oh, amor mio, le tue parole non avrei compreso,
se adesso rivelassi quanto dice.




Biografia

Nacque nel 1806 a Durham. Visse un’infanzia privilegiata con i suoi undici fratelli. Il padre aveva fatto fortuna grazie a delle piantagioni di zucchero in Giamaica e aveva comprato una grande tenuta a Malvern Hills, dove Elizabeth trascorreva il tempo andando a cavallo e allestendo spettacoli teatrali con la sua famiglia.

Elizabeth, non ancora adulta, aveva già letto gli autori Milton, Shakespeare e Dante. All’età di dodici anni scrisse un poema epico. La sua passione per i classici e i metafisici fu bilanciata da un forte spirito religioso.

Fra il 1832 e il 1837, a seguito di dissesti finanziari, la famiglia Barrett traslocò tre volte per poi sistemarsi definitivamente a Londra. Nel 1838 fu pubblicata la raccolta The Seraphim and Other Poems. Nello stesso periodo, Elizabeth Barrett ebbe gravi problemi di salute che la resero invalida agli arti inferiori e la costrinsero a restare in casa e a frequentare solo due o tre persone oltre ai familiari.

Nel 1844, l’uscita dei Poems la rende una delle più popolari scrittrici del momento. La lettura della sua raccolta di poesie spinse il poeta Robert Browning a scriverle per dirle che le aveva apprezzate molto. Nel 1845 si incontrarono e poco dopo, essendo il padre di Elizabeth fieramente contrario alle loro nozze, si sposarono di nascosto e fuggirono insieme a Firenze dove ebbero un figlio, Pen. A Firenze risiedevano in Piazza San Felice, in un appartamento a Palazzo Guidi che oggi è diventato il museo di Casa Guidi, dedicato alla loro memoria.

Elizabeth Barrett Browning pubblicò in seguito Sonnets from Portuguese (1850), Casa Guidi Windows (1851), Aurora Leigh (1856) e Poems before Congress (raccolta dei suoi poemi, 1860).

Fu una grande fautrice del Risorgimento italiano, che descrisse puntualmente, soprattutto gli avvenimenti del 1848-49 in Casa Guidi Windows. Stimava molto Cavour e si rattristò per la sua morte.

Aggravatesi le sue condizioni di salute, morì a Firenze nel 1861. È sepolta al Cimitero degli Inglesi di Firenze.




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